Nella mattinata odierna la Polizia di Stato di Napoli, in esecuzione di un’ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, ha proceduto all’arresto di 27 persone e alla sottoposizione all’obbligo di presentazione alla p.g. di un’altra persona, tutte gravemente indiziate in ordine ai delitti di associazione per delinquere di tipo mafioso, associazione finalizzata alla detenzione e alla vendita di sostanze stupefacenti, omicidio, detenzione e porto in luogo pubblico di armi, ricettazione, intestazione fittizia di beni e tentata estorsione aggravata ai sensi dell’art. 7 1. n. 203/1991.
Il provvedimento cautelare è stato emesso all’esito di una mirata attività di indagine, svolta dalla Squadra Mobile della Questura di Napoli e coordinata dalla DDA di questa Procura della Repubblica, che ha permesso di accertare, anche attraverso intercettazioni telefoniche ed ambientali e con il contributo dichiarativo di alcuni collaboratori di giustizia, la violenta contrapposizione tra gli esponenti del clan MARFELLA/PESCE e quelli del clan MELE, in lotta tra loro per l’acquisizione del controllo delle attività illecite nel quartiere di Pianura, nell’area occidentale della città di Napoli.
In particolare, le indagini, oltre a consentire di accertare i componenti delle contrapposte organizzazioni criminali facenti capo alle famiglie camorristiche MARFELLA/PESCE e MELE, hanno disvelato la perdurante attività criminale degli esponenti apicali dei suddetti clan, i quali, pur essendo detenuti, hanno continuato a dare ordini ai loro affiliati anche dal carcere per la gestione degli affari criminali delle rispettive consorterie.
Le indagini espletate hanno confermato altresì la circostanza che una delle principali fonti di sostentamento dei clan su indicati proviene dalla gestione delle cd. piazze di spaccio, diffuse sul territorio di Pianura e regolarmente rifornite di sostanze stupefacenti dagli stessi clan, i quali sottopongono i gruppi impegnati nel traffico di stupefacenti all’imposizione del pagamento di una somma mensile di denaro per poter esercitare la vendita della droga.
L’ordinanza cautelare prende in esame, tra l’altro, il significativo contributo fornito dalle donne del clan, due delle quali destinatarie della misura cautelare, le quali gestiscono la cassa del clan, utilizzata tra l’altro per pagare le mensilità ai detenuti appartenenti all’organizzazione camorristica.
Il provvedimento coercitivo cristallizza, inoltre, l’enorme disponibilità di armi vantata da tali sodalizi criminali di Pianura: viene, in particolare, ricordato che nel mese di agosto del 2013 vi fu un cruento scontro armato tra i gruppi malavitosi, sfociato nell’omicidio di AVERSANO Luigi, ucciso a Pianura il 7.8.2013 dagli affiliati al clan MARFELLA/ PESCE per affermare la propria supremazia territoriale.
Nel corso dell’attività investigativa si è proceduto altresì al sequestro della somma di denaro di circa diecimila euro, quale provento delle attività illecite del clan MARFELLA/PESCE correlate al commercio di sostanze stupefacenti.
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